T. Cantelmi V. Carpino
Tradimento on line
(2000, Franco Angeli)
Inauguriamo la nuova rubrica con l’ultimo libro di Tonino Cantelmi e Valeria Carpino Tradimento on line, edito da Franco Angeli.
La co-autrice, dr.ssa Carpino, ha scritto una recensione per Psycommunity.
Da qualche anno vengono pubblicati saggi su Internet che parlano di tutto quello che concerne la rete. Si approfondisce cosa sia la chat, il MUD, le mailing list, lo shopping virtuale, si parla dei nuovi incontri, amicizie, amori.
Questo è il primo libro che prende in considerazione il fenomeno che pian piano sta emergendo, ed ancora non molto considerato, del tradimento on line. Si dibatte molto sulla correttezza di considerare adulterio l’incontro on line tra persone che già vivono un rapporto di coppia con un partner nella vita reale: c’è chi considera queste esperienze solo vissuti di fantasia, semplici navigazioni immaginarie, puro desiderio di raccontarsi, come a dire che c’è chi si distrae leggendo un libro e chi invece chiacchierando in rete.
Gli autori del libro non la pensano così, ritengono che gli incontri virtuali tra persone impegnate affettivamente nella vita off-line rappresentino una nuova modalità di dialogo, non soltanto per svago ma dettata, in alcune situazioni, da un profondo senso di disagio, di solitudine. Sia che la navigazione in rete sia salutare per l’individuo, sia che diventi talmente prolungata da nuocere alla vita personale, all’attività lavorativa o ai rapporti familiari, le relazioni virtuali si prestano a infiniti spunti sui quali riflettere.
Nel primo capitolo si parla di internet e chat, si descrive il rapporto dell’utente con la rete, si analizzano le dinamiche che portano a scindere la mente dal corpo per esprimere liberamente la propria interiorità, riuscendo a raccontare anche quelle parti soffocate quotidianamente entro ruoli sociali ben strutturati, talvolta stereotipati ed inappaganti. Nel secondo capitolo gli autori attuano un raffronto tra la corrispondenza amorosa, così come avveniva un tempo, persa grazie all’uso sempre più massivo dei mezzi tecnologici moderni e la riscoperta del piacere di raccontarsi potendo fissare su uno schermo pensieri che diversamente volerebbero via.
Ritengono sia un bisogno molto importante e solitamente benefico, quello di estraniarsi transitoriamente dalle emozioni sopraffacenti che incontriamo nella vita di tutti i giorni; l’allontanamento temporaneo dalle difficoltà opera come difesa verso una situazione sperimentata come intollerabile. Tuttavia questi rifugi della mente risultano pericolosi per l’integrità della persona quando l’estraniarsi è l’unico modo possibile per vivere l’esistenza corrente, fino a diventare una vera e propria attività dissociativa che può essere causa di un disturbo psicopatologico.
Gli autori discorrono inoltre sulla diversa modalità dell’incontro, dell’attrazione, dell’innamoramento e dell’intimità tra le persone nella realtà ordinaria e nella realtà virtuale delle chat. Nel terzo capitolo, specifico sul tradimento, vengono affrontati aspetti evolutivi alla base delle relazioni interpersonali che vanno dall’infanzia all’età adulta e che così tanto condizionano nei rapporti interpersonali. Si analizza la capacità progressiva di divenire autonomamente sicuri, senza la disperazione data dal senso d’abbandono e dall’ansia di separazione. E’ considerata l’evoluzione del rapporto e delle dinamiche di coppia negli ultimi trenta anni nonché il concetto di dipendenza matura: il bisogno dei partner di stare insieme, ma di rimanere fedeli a sé come persone che si realizzano nella vita. Vengono approfonditi i significati dell’amore e del tradimento, della fedeltà come è intesa secondo la nostra cultura moderna, il senso di colpa che assale chi interpreta il ruolo del traditore e gli sconvolgimenti che investono entrambi i partners nella coppia. Nel capitolo finale viene ripreso il costrutto dello IAD, la dipendenza data dall’uso patologico della rete, con una breve storia della sua definizione e degli studi condotti in America e in Italia.
Dr.ssa Valeria Carpino