SOMMARIO: L’alessitimia è un disturbo nella capacità di identificare le emozioni e utilizzarle come segnali per interagire con la realtà.
Il Locus of control è una variabile psicologica che misura il grado di controllo percepito da ciascun individuo rispetto alla propria vita e agli eventi.
Scopo di questo studio è esplorare la relazione tra alessitimia, locus of control e comportamenti a rischio in un campione di 42 tossicodipendenti attivi.
Gli strumenti utilizzati sono la TAS 20 (Toronto Alexithymia scale), l’HLC (Health locus of control), e un questionario sui comportamenti a rischio appositamente elaborato per questa ricerca.
In accordo con i dati in letteratura la correlazione tra alessitimia e localizzazione esterna del locus è risultata significativa.
Le medie dei valori per il parametro alessitimia si sono dimostrate più alte sia rispetto a un campione normativo italiano, sia rispetto a una popolazione psichiatrica, così come riportano anche recenti ricerche.
Il legame tra alessitimia e comportamenti a rischio è stato esplorato con un’analisi fattoriale (componenti principali) e successivamente con una regressione multipla.
I risultati sembrano sostenere le nostre ipotesi, in particolare è emerso che alessitimia e locus of control esterno sono buoni predittori della tendenza ad assumere comportamenti molto rischiosi connessi all’uso delle sostanze.
ABSTRACT: Alexithymia is a capacity disorder to acknowledge emotions and to use them as signals to interact with reality. Locus of control is a psychological variable that measures the ability to control one’s own life and events. The aim of this studying is to investigate the correlation among alexithymia, locus of control and behaviour at risk from a sample of 42 active drug abusers. Methods used are TAS 20 (Toronto Alexithymia Scale), HLC (Health Locus of Control), and a questionnaire about endangering behaviour specifically created for this research. Concordant to scientific studies, correlation between alexithymia and external locus has come across significant. Average values for alexithymia were found higher compared either to a significant Italian sample, or to a psychiatric population, as reported in the latest researches. The link between alexithymia and behaviour at risk has been investigated by a factorial analysis (main components) and, later, by a multiple regression. Result seem to support our thesis. Particularly they show that alexithymia and external locus of control may trigger deep endangering behaviours, connected to the use of drugs.
di Sciortino Stefania